DOCUMENTO: Osservazioni sulle nuove disposizioni per i Comuni sino a 1.000 abitanti.
In sede di conversione, l’art. 16 del DL. N. 138/2011 è stato dal Parlamento completamente riscritto. La norma, rispetto al testo originale, registra vari cambiamenti, anche importanti, che per quanto riguarda i piccoli Comuni della Sardegna potranno essere ulteriormente migliorati in sede di trattativa tra Stato e Regione per il varo delle norme di attuazione allo Statuto.
Il nuovo testo dell’art. 16 riconosce, infatti, che le disposizioni in esso contenute si applicano ai Comuni appartenenti alle Regioni a Statuto speciale, nel rispetto degli Statuti delle stesse, delle relative norme di attuazione e secondo quanto previsto dall’art. 27 della legge n. 42/2009 (federalismo fiscale).
Questo comporterà anche uno slittamento dei tempi di applicazione della norma in Sardegna.
Gli amministratori dei Comuni sino a 1.000 abitanti potranno presentare alla Giunta Regionale le richieste di adattamento di queste disposizioni alla peculiarità dei Comuni dell’Isola, allo scopo di farle valere nella trattativa col Governo per il varo delle norme di attuazione dello Statuto.
Il testo definitivo dell’art. 16 non prescrive che i Comuni delle nuove Unioni siano contermini e dà possibilità, anche ai Comuni superiori ai 1.000 abitanti, di entrare nelle Unioni disegnate dalla suddetta norma.
Consente, comunque, anche ai Comuni sino a 1.000 abitanti di evitare l’obbligo di far parte dell’Unione qualora abbiano affidato in convenzione la gestione di tutti i servizi. Questa scelta dovrà, però, portare significativi miglioramenti dei livelli di efficacia ed efficienza nella gestione dei servizi stessi.
Oltre al Sindaco, che entra di diritto nel Consiglio dell’Unione e che mantiene solo nel proprio Comune le competenze di Ufficiale del Governo, nei Comuni sino a 1.000 abitanti resta in vita il Consiglio con sei componenti, mentre viene soppressa la Giunta.
Le competenze del Consiglio sono però completamente svuotate e limitate a soli compiti di indirizzo nei confronti dell’Unione ed all’approvazione di un documento programmatico ai fini del bilancio dell’Unione stessa.
Oltre al Sindaco, faranno parte del Consiglio dell’Unione due consiglieri di ciascun Comune, di cui uno della minoranza.
Dalle prossime elezioni nei Comuni sino a 1.000 abitanti verranno cancellati i gettoni di presenza ed i rimborsi per permessi retribuiti.
Alle nuove Unioni dovranno passare le risorse umane e strumentali e tutti i rapporti finanziari dei Comuni aderenti.
Le Unioni esistenti di cui fanno parte i Comuni sino a 1.000 abitanti dovranno adeguare i relativi ordinamenti alla disciplina della nuova normativa.